Parigi-Roubaix 2019, Lefevere: “Tafi? Non capisco il suo ritorno. Non ho idea di quanto possa resistere…”
Patrick Lefevere scettico sul progetto di Andrea Tafi. Il team manager belga ha rifiutato un posto al suo ex corridore, intenzionato a correre la Parigi – Roubaix alla soglia dei 53 anni, confermando la sua sorpresa nel ritorno del corridore italiano. Il toscano aveva già ammesso che la squadra con cui è in contatto non è la Deceuninck – QuickStep del suo ex mentore, che aveva declinato l’offerta visto un organico già altamente competitivo. Lefevere conferma che i due hanno parlato, palesando inoltre un certo distacco dall’idea del suo ex corridore, pur ammettendo che si tratta potenzialmente di una buona operazione per squadre più piccole.
“Mi ha chiesto, ridendo ma anche un po’ sul serio, se la nostra squadra fosse interessata, ma tutti conoscono il nostro organico – spiega a Cyclingnews – Già così è dura selezionare i sette che andranno alla Roubaix… Personalmente non voglio investire in un progetto solo per la pubblicità che se ne ricava. Spero comunque che possa trovare altre soluzioni”.
Poco convinto sulle possibilità in corsa di Tafi, come peraltro lui stesso, Lefevere commenta con la solita ironia: “Anche un 90enne può prendere il via della Parigi-Roubaix. Semplicemente non so quanto possa riuscire a restare in gruppo… Non ho proprio idea di quando Andrea potrebbe resistere…”
Ma d’altro canto, il progetto va oltre e questo è un discorso che l’esperto dirigente comprende, anche se chiaramente non per la sua squadra. “È più una cosa commerciale – aggiunge – Penso ci siano squadre più piccole, non specializzate nella Rouaix, che possono avere una grande pubblicità dal dargli un posto. Sarebbe una loro scelta, ma nella mia squadra, e nel mio caso, non lo farei“.
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